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  • COMUNICATO STAMPA

La BCE presenta il rapporto sui progressi compiuti dalla Bulgaria verso l’adozione dell’euro

04/06/2025

  • Il rapporto della BCE esamina i progressi conseguiti dalla Bulgaria verso la partecipazione all’Unione economica e monetaria
  • La valutazione riguardo a una possibile adozione dell’euro il 1o gennaio 2026 è positiva

In base al Rapporto sulla convergenza della Banca centrale europea (BCE) pubblicato oggi, dal 2024 la Bulgaria ha compiuto buoni progressi nella convergenza economica con l’area dell’euro.

“Questa valutazione positiva della convergenza apre la strada all’introduzione dell’euro il 1o gennaio 2026 da parte della Bulgaria, che diventa il 21o Stato membro dell’UE ad aderire all’area dell’euro”, dichiara Philip R. Lane, Membro del Comitato esecutivo della BCE. “Desidero congratularmi con la Bulgaria per lo straordinario impegno profuso nell’attuazione delle misure necessarie”.

In base alla valutazione della BCE, la Bulgaria si colloca entro i valori di riferimento stabiliti per i criteri di convergenza e soddisfa i requisiti giuridici. Dopo la partecipazione ai nuovi Accordi europei di cambio (AEC II) e all’unione bancaria dal 10 luglio 2020, la Bulgaria ha compiuto un altro passo avanti verso l’integrazione europea in condizioni economiche impegnative. La realizzazione di un contesto atto a favorire una convergenza sostenibile in Bulgaria richiede politiche economiche orientate alla stabilità e riforme strutturali di ampio respiro. Queste politiche sono illustrate più approfonditamente nel rapporto.

Per quanto riguarda il criterio della stabilità dei prezzi, ad aprile 2025 il tasso medio di inflazione sui dodici mesi misurato sullo IAPC si è collocato in Bulgaria al 2,7%, appena al di sotto del valore di riferimento del 2,8% (grafico 1). Il valore di riferimento è calcolato sommando 1,5 punti percentuali ai tassi medi di inflazione degli ultimi 12 mesi dei tre Stati membri che hanno conseguito i migliori risultati in termini di stabilità dei prezzi, ovvero Irlanda (1,2%), Finlandia (1,3%) e Italia (1,4%).

Grafico 1

Inflazione misurata sullo IAPC e valore di riferimento

(variazioni percentuali sui dodici mesi)

Fonti: Commissione europea (Eurostat) ed elaborazioni della BCE.
Nota: media mobile a dodici mesi arrotondata a un decimale.

Per quanto concerne il criterio della finanza pubblica, dal 2012 la Bulgaria non è sottoposta a una procedura per i disavanzi eccessivi. Nel 2024 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche del paese ha raggiunto il 3,0% del PIL, livello pari al valore di riferimento del 3% (grafico 2). Il rapporto fra debito pubblico lordo e PIL si è collocato al 24,1%, ben inferiore al valore di riferimento del 60%. Negli ultimi 20 anni è stato ampiamente al di sotto del 60% del PIL.

Grafico 2

Saldo di bilancio e debito delle amministrazioni pubbliche

(in percentuale del PIL)

Fonti: Sistema europeo di banche centrali e Commissione europea (Eurostat).

Per quanto attiene al criterio del tasso di cambio, il lev bulgaro ha partecipato agli AEC II nel periodo di riferimento di due anni compreso tra il 20 maggio 2023 e il 19 maggio 2025. In tale periodo il lev non ha mostrato scostamenti rispetto alla parità centrale di 1,95583 lev per euro. La Bulgaria ha soddisfatto quasi tutti gli impegni post-adesione agli AEC II. Tuttavia, sono necessari ulteriori progressi per colmare le carenze presenti in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.

Nel periodo in rassegna compreso fra maggio 2024 e aprile 2025 i tassi di interesse a lungo termine della Bulgaria si sono collocati in media al 3,9%, livello inferiore al valore di riferimento del 5,1% fissato per questo criterio di convergenza.

Per quanto riguarda la compatibilità del diritto nazionale, la legislazione bulgara è in linea con i trattati e lo Statuto del SEBC, come prescritto dall’articolo 131 del Trattato.

  • Il Rapporto sulla convergenza diffuso oggi dà seguito alla richiesta formulata dalla Bulgaria. Il prossimo rapporto regolare della BCE sarà pubblicato nel 2026.

Per eventuali richieste gli organi di informazione sono invitati a contattare Benoit Deeg (tel. +49 172 1683704).

Nota

  • Relazione sulla convergenza 2025 della Commissione europea
  • Cooperazione stretta tra la BCE e la Bulgaria
  • Il Rapporto sulla convergenza della BCE esamina la convergenza economica e legale degli Stati membri dell’UE con deroga non partecipanti all’area dell’euro ogni due anni o a richiesta di un determinato paese. Valuta il grado di convergenza economica sostenibile con l’area dell’euro, se la legislazione nazionale sia compatibile con il quadro giuridico dell’UE e se siano soddisfatti i requisiti di natura legale in relazione alle rispettive banche centrali nazionali. La Danimarca gode di una clausola di esenzione e pertanto non è considerata nell’esame della convergenza, a meno che non ne faccia specificamente richiesta.
  • Le statistiche contenute in questo Rapporto sulla convergenza sono aggiornate al 19 maggio 2025. Il periodo di riferimento per il criterio della stabilità dei prezzi e per il criterio dei tassi di interesse a lungo termine è maggio 2024 - aprile 2025. Le previsioni si basano sulle previsioni economiche di primavera 2025 della Commissione europea e su altre informazioni rilevanti ai fini di una valutazione prospettica della sostenibilità della convergenza.
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